Ora vi proporremo alcuni giochi “fai-da-te” per poter potenziare l’apprendimento di letterine o numeri in età 5/6 anni che potrete proporre a vostro figlio giocando insieme, scegliete quelli più adatti al vostro bambino, ricordando sempre ciò che lui ama fare.
A tutti! Si, Proprio a tutti!
Gli insegnanti sono contenti di sfoggiare la propria bravura nel non rimanere indietro con il programma scolastico con le proprie classi.
I genitori che sono ben contenti che i propri figli siano avanti con il programma scolastico rispetto ad altri che magari invece di essere già arrivati alla lettera B sono ancora alla lettera U.
MA…
Tra i tanti bambini che riescono, qualcuno… spesso i più piccoli della prima elementare, restano indietro. Fanno fatica ad apprendere, non riescono a leggere bene, scrivendo confondono le lettere, preferirebbero giocare piuttosto che fare i compiti…
E noi genitori di questi bambini, proprio in questi primi mesi del primo anno scolastico, proprio all’inizio della prima elementare ci troviamo ad avere un “problema”, che di solito si manifesta cosi:
Avevamo previsto un inizio agevole, semplice in discesa… proprio come gli altri compagni, invece passiamo i pomeriggi a dover lottare con A B C CN CI CHI….
D’istinto ognuno di noi penserebbe di chiedere agli insegnanti. Corretto? Del resto sono loro che conoscono tutti i bimbi della classe, sanno quali strategie possono essere più funzionali e le modalità di intervento materia per materia.
Da genitori la domanda sorge spontanea:
Se mio figlio/a fa fatica a comprendere la differenza tra CHI e CI, come glielo
spiego perché lo capisca?
Se confonde le lettere D e B, o si dimentica qual è la lettera V come posso attraverso intervenire senza ledere le sue emozioni?
Fortunatamente non sempre, ma spesso ai nostri quesiti ci si sente rispondere:
“Ma si signora non si preoccupi, è normale!”
“Non tutti rispondono allo stesso modo alla scuola per cui non si preoccupi!”
Come una doccia fredda, ci si rende conto che il metodo utilizzato da alcuni insegnanti oggi è il
Da genitore, in queste situazioni, ti rendi conto che anche nella scuola i tempi sono cambiati e che tuo figlio non ha avuto la fortuna di incontrare una maestra comprensiva e materna che lo accoglierà nel suo percorso scolastico.
All’uscita di scuola ti affidi così ai genitori dei compagni
di classe, magari tra pari, ti propongono strategie o consigli pratici da
attuare immediatamente il pomeriggio stesso…
Quando ci si confronta con altri genitori per comprendere se solo il proprio figlio/a ha difficoltà a scuola… ti rendi conto di essere come uno strumento scordato in un’orchestra sinfonica: alle tue domande nessuno risponde e si aprono innumerevoli silenzi!
Nessuno ha il coraggio di spiegarti la sua opinione, totalmente discordante con la tua:
IO: “Forse sarebbe più opportuno rallentare un minimo il programma scolastico, per agevolare tutti coloro che non prendono sempre 10, affinché non si portino dietro lacune e difficoltà per tutti i gli anni a venire!”
LORO tra sé e sé nel silenzio più totale: “Perché mai mio figlio dovrebbe rinunciare ad essere il linea con il programma scolastico per colpa di quelli che hanno difficolta?”
Come fa un genitore a sostenere una situazione in cui gli insegnanti ti dicono:
“Suo figlio/a ha difficoltà perché effettivamente è un pò più piccolo rispetto agli altri” e poi
“E’ piccolo/a, non è necessario stressarla/o”
Ma continuano la loro rincorsa verso il primato per rimanere al passo con il programma scolastico, perché bè, quello è fondamentale!
Come fa un genitore a non stressare il proprio figlio perché se non riesce a stare oggi al passo con la classe, domani sarà sempre peggio?
Come fa un genitore a spiegare al proprio bambino, già in difficoltà nei primi mesi di scuola, che per riuscire lui dovrà lavorare il doppio rispetto agli altri?
Questa storia l’ho ricevuta da una mamma F. veramente disperata e arrabbiata con la scuola, con i genitori dei compagni di classe di suo figlio/a. F. mi ha chiesto di pubblicarla per diffondere il più possibile la sua esperienza.
Ma io vorrei fare di più…
Vorrei lasciare qui un elenco di giochi, di attività, di modalità di intervento per i bimbi di 5/6 anni che frequentano la prima elementare e che non riescono a stare al passo con la memorizzazione delle letterine, dei numeri o le prime regole grammaticali.
E’ una grande verità quella che nelle sezioni della primaria si corre verso un traguardo che è fissato al 10 Giugno con il programma terminato e con tutti gli alunni che hanno preso 10 in tutte le materie.
Quest’immagine, da quando esiste il sistema scuola, è una totale illusione… una vera utopia.
Perché? Perché i nostri bimbi non sono tutti uguali, perché sarebbe come pretendere che tutti il prima elementare portassero la misura 30 di scarpe, perché sarebbe come pretendere che tutti riuscissero a nuotare, a suonare uno strumento, a giocare a calcio come un campione di serie A, o a ballare come una ballerina de La Scala NELLO STESSO TEMPO!!!
Capite come noi genitori, possiamo solo che comprendere che ciò non è possibile? Perché oggi a non riuscire sarà il compagno, ma domani potrebbe essere nostro figlio in difficoltà… e noi saremo le disperate che cercano comprensione, supporto e aiuto concreto. Purtroppo anche il SILENZIO comunica. Comunica più che qualsiasi parola di circostanza: comunica INDIFFERENZA!
Nessuno meglio di un insegnante sa che se non si comprendono le lettere, non si scriverà mai bene, non si leggerà mai in maniera fluida, i dettati saranno un disastro e il bambino si allontanerà dalle materie letterarie e di studio convinto di non essere capace. E’ corretto prendere una posizione precisa con i genitori dicendo di non stressare il bambino, ricordando loro che è ancora piccolino etc…
Ma che azioni attuiamo per compensare queste precise difficoltà?
Che strategie di potenziamento mettiamo in campo prima che sia troppo tardi?
Che suggerimenti concreti si possono suggerire ai genitori per allenare, attraverso il gioco i bambini a casa?
Premessa:
Da genitori conoscete se vostro figlio ama il movimento, la musica o ballare, il disegno o colorare etc
Ora vi proporremo alcuni giochi “fai-da-te” per poter potenziare l’apprendimento di letterine o numeri in età 5/6 anni che potrete proporre a vostro figlio giocando insieme, scegliete quelli più adatti al vostro bambino, ricordando sempre ciò che lui ama fare:
Ci si può sbizzarrire… l’importante è:
Siate tranquilli, comprensivi e amorevoli.
In parte hanno ragione le maestre a dire di stare tranquilli e che i nostri bimbi sono piccoli. E’ proprio per questo che si può sfruttare ogni momento per insegnare loro un pezzetto del programma, così da non restare indietro, con modalità diverse, divertenti, giocose ed insieme a propri genitori!
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