Perché il ruolo del genitore è importante soprattutto nella fase iniziale del percorso? Fondamentale è curare compiti e studio, e altrettanto importante è…. Ecco gli 8 impegni che un genitore deve gestire dopo la diagnosi di DSA:
Ogni genitore ancor prima di affiancare il proprio figlio nei compiti, è necessario che si ponga una domanda: “Sono pronto emotivamente?” Non sempre la risposta è scontata!
Noi genitori abbiamo bisogno di comprendere, accettare e rispettare profondamente le difficoltà dei nostri figli, anche perché diventa perfettamente inutile sedersi per ore a fianco di un bambino a fare i compiti sommergendolo di rimproveri, critiche, o, peggio, minacce e castighi.
Un bimbo dislessico ha bisogno di serenità, incoraggiamento ed un genitore che trasmetta fiducia e consapevolezza delle capacità del bimbo stesso. Solo un buon percorso di accettazione e comprensione della diagnosi, può rendere i genitori consapevoli e totalmente comprensivi, infatti è necessario capire:
Con attività parallele e non impegnative utilizzando il gioco e il divertimento è possibile trasmettere la passione per l’apprendimento, ai nostri figli.
La tecnologia ci aiuta molto in questo, infatti è semplicissimo creare un testo scritto senza la penna o le matite, un libro può essere ascoltato (dalla voce del genitore o tramite audiolibri) il piacere di risolvere problemi immaginandoli anche senza che siano problemi matematici.
Ogni attività svolta con divertimento e trasporto (soprattutto se svolta con i genitori) diventa unica e facile da svolgere, senza l’impegno dei compiti.
Diventa fondamentale avvicinare all’apprendimento ogni bambino, soprattutto se dislessico, per permettergli di:
Gli insegnanti sono spesso coloro che avvisano i genitori di un bimbo dislessico (oggi sempre più spesso) occorre alimentare rapporti costruttivi e bilaterali, un insegnante infatti ha bisogno di:
In alcuni casi la scuola non è preparata, non comprende o è oberata di lavoro a tal punto da non considerare che ogni bimbo dislessico è un bimbo a sé. I genitori a quel punto si sentono incompresi e poco rispettati… i diritti del bambino sembrano calpestati… Attenzione: Sono inutili scontri o amare litigare, è fondamentale ricordare e cercare il bene del bambino.
Non va inoltre sottovalutata la redazione del PDP (piano didattico personalizzato) che comprende tutte le strategie didattiche, strumenti compensativi e dispensativi adatti e personali di quel soggetto.
Il PDP è a tutti gli effetti un PATTO Scuola – Famiglia, è modificabile nel corso dell’anno, infatti spesso si suggeriscono incontri fra specialisti o tutor e insegnanti per monitorare il lavoro svolto a casa e per ottimizzare il documento laddove ce ne fosse bisogno.
Occorre coltivare rapporti costruttivi con gli insegnanti per aiutarli a meglio comprendere:
Talvolta potresti provare molta rabbia. Spesso pienamente giustificata! Quando ti sembra che i diritti di tuo figlio siano calpestati. Quando lo vedi tornare a casa infelice da scuola. Quando sembra che la scuola ce la metta tutta a complicare inutilmente l’esistenza tua e, soprattutto, di tuo figlio.
Fai attenzione, però, a usare la tua rabbia in modo costruttivo. Ricordandoti che stai cercando il bene di tuo figlio, non di farla pagare a chi non capisce, non è preparato, ecc.
A questo punto che la scuola è informata e sta già svolgendo e seguendo un PDP redatto ed accettatodalla famiglia… ai Genitori non resta altro che capire con il centro diagnostico che ha effettuato i test quale percorso riabilitativo è più adatto al proprio figlio.
Meglio un percorso di potenziamento o una riabilitazione logopedica? (solitamente il logopedista supporta il bambino i lettura scrittura e calcolo oltre che a problemi di linguaggio..)
I professionisti sapranno suggerire alla famiglia la soluzione migliore e soprattutto il percorso che permetterà di aiutare maggiormente il bambino.
I genitori avranno inoltre la responsabilità di rendere divertenti le attività a sostegno degli interventi, in quanto le ore di riabilitazione o di potenziamento, non sono sufficienti per permettere dei miglioramenti evidenti.
Spetta a noi genitori questo ruolo da assistente all’esercizio quotidiano, per far sì che lo sforzo non diventi inutile.
Un bimbo dislessico ha spesso bisogno di essere aiutato nella fase di organizzazione e pianificazione degli impegni e delle attività di studio pomeridiane.
Il genitore ha il compito di scegliere con il bambino le attività di svago più adatte a stimolare le proprie passioni, incastrandole alle ore di studio ed impegni scolastici.
Fondamentale è inoltre l’organizzazione e l’ordine degli spazi dedicati allo studio.
Siamo finalmente arrivati alla fase che spesso si desidera affrontare come prima nella scaletta delle priorità: Metodo di studio e compiti pomeridiani.
Adattare la lezione al proprio figlio con DSA, spesso non è semplice. E’ necessario famigliarizzare con aspetti che spesso non sono conosciuti da genitori e insegnanti, tant’è che il bambino dislessico spesso conosce un metodo di studio poco funzionale con le sue necessità.
Il genitore va per tentativi, proponendo il proprio metodo di studio al bambino, che non sempre lo apprezza, in quanto spesso lontano dalle sue esigenze.
Sicuramente può aiutare:
Da non sottovalutare inoltre la difficoltà di accettare l’idea, del bambino dislessico, di non voler essere aiutato da un genitore. Attenzione a non confondere Ruoli distinti che è bene tenere separati, proprio perché come abbiamo detto poco sopra, la figura del Genitore i bambini la vedono accogliente, protettiva e di sostegno emotivo. Condizioni di stanchezza potrebbero provocare inutili litigare e pentimenti che provoca sofferenze e abbattimento di autostima nel bambino dislessico.
Ecco allora che dopo aver fatto un check su possibilità in termini di tempo, conoscenze, con l’obiettivo primario di rendere il bambino dislessico autonomo nello studio, ci ritroviamo a dover decidere se affrontare noi questo sforzo o affidarci a professionisti competenti e specializzati nell’ambito dei DSA per le attività pomeridiane di studio: Tutor dell’apprendimento.
Fate molta attenzione a che figura mettiamo al fianco di nostro figlio: le competenze in DSA possono essere acquisite veramente ovunque ormai, bastano anche brevi corsi online, MA non sempre quest’ultimi danno le basi concrete all’operatore per affrontare qualsiasi DSA.
Sarebbe ancor meglio che fossero selezionati e in continua formazione, oltre che empatici e divertenti.
Ai genitori spetta inoltre la continua collaborazione, il continuo dialogo e il continuo coordinamento delle figure che ruotano attorno alle circostanze precedentemente descritte.
Senza dimenticare le attività extrascolastiche, lo svago e non per ultimi gli insegnanti.
Faciliterebbe sicuramente questo impegno collaborare ed affidarsi ad un centro diagnostico multidisciplinare con all’interno le figure Tutor DSA“, questo aspetto agevolerebbe le incombenze della famiglia nell’organizzazione e soprattutto nel passaggio di informazioni utili ed indispensabili tra i vari professionisti.
Centro che si prende l’impegno e si rende disponibile a dialogare con la scuola e gli insegnanti, per monitorare e migliorare se è il caso, l’intervento sul bambino seguito e la sua integrazione scolastica.
Genitori… abbiamo dimenticato qualcosa?
I professionisti EVOLVIS, svolgono questo importante compito, creano rete, strette collaborazioni con la scuola, coordinano le attività di riabilitazione e tutoraggio, con lo scopo di autolicenziarsi!
Rendendo il bambino dislessico consapevole e autonomo nello studio e i genitori liberi di svolgere il compito più importante, creare una famiglia unita e serena!
Lo psicologo è una figura cardine nell’ambito DSA, che collabora a stretto contatto con altri professionisti quali logopedista, psicomotricista, NPI. Tutti essenziali nessuno escluso.
EVOLVIS è pronta a rispondere a tutti i quesiti, con professionisti competenti in materia di DSA, Tutor specializzati e selezionati che collaborano tra loro in equipe pronte ad affiancare genitori nel percorso e collaborare con scuola ed insegnanti!
Si parla tanto di DSA, ma rimane ancora molto da dire e soprattutto da fare.
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2 Comments
grazie e stato molto utile ,credo di riascoltarvi,in quanto sono interessato a sostenere queste belle e vere parole saluti mario d’amico e possibile avere un aiuto economico per un tutor,da enti accreditati,o altro per 104.art.3 comma 3 classe 2010 grazie 3356148770
Buongiorno Mario
Certamente possiamo aiutarla. La prego di scrivermi una email a info@evolvis.it così la metto in contatto con chi può supportare la sua richiesta.
La ringrazio molto.
Una splendida giornata
Eleonora