Come posso aiutare mio figlio dislessico a casa?
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Ecco qualche strategia utile per aiutare i nostri ragazzi dislessici a casa
“Ogni volta che ci sediamo per fare i compiti, inizia a giocherellare con la matita, a battere i piedi per terra e a dondolarsi sulla sedia.
Io mi esaspero e finiamo sempre per litigare.
Io mi sento sbagliata, incapace.”
Paola, mamma di Mattia, 13 anni
I genitori di figli con Disturbi Specifici dell’Apprendimento, possono affrontare momenti di difficoltà e sconforto, chiedendosi quali siano i metodi migliori per supportarli nelle complesse attività di studio.
Non esiste un metodo universale, poiché ogni studente con Disturbi Specifici dell’Apprendimento ha caratteristiche peculiari ed è quindi importante che ogni genitore trovi una modalità esclusiva per affrontare lo studio insieme a lui, trovando le strategie migliori.
Sono tanti i genitori che raccontano di pomeriggi di studio con i propri figli che si trasformano in veri e propri “campi di battaglia”: appena il bambino si distrae il genitore lo richiama, lui risponde male e iniziano a litigare. I compiti non vengono terminati e il genitore può sentirsi incapace e colpevole per averlo rimproverato.
Ecco qualche consiglio utile per aiutare i nostri ragazzi tra le mura domestiche:
- Per creare motivazione ed interesse nei compiti e nello studio, la “Tabella delle Gratificazioni” diventa un ottimo alleato;
EVITARE frasi come: ““Ti concedo una pausa solo se dopo fai i compiti” - Per affrontare efficacemente l’ansia per i compiti in classe e le interrogazioni la “Scatola delle Ansie” può aiutare concretamente;
MAI sottovalutare l’ansia dei nostri ragazzi, potrebbe determinare una “SCENA MUTA” nonostante il massimo impegno richiesto e le ore di studio svolte. - Per ridurre la pressione durante i compiti è necessario porre attenzione alle parti “Giuste” del compiti senza soffermarsi sugli errori;
EVITARE frasi come. “è tutto sbagliato!” o, ancora “così non si fa!” - Se si desidera essere veramente d’aiuto ai nostri ragazzi è necessario NON esprimere critiche dietro ad un complimento;
EVITARE frasi come: “Oggi sei stato bravissimo a svolgere questi esercizi, allora perché di solito mi fai disperare? Vedi che allora riesci quando vuoi!”
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