AUTOSTIMA: Dall’età del gioco… all’età del giudizio, delle performance… dell’autovalutazione
Definizione di Autostima (fonte Treccani)
Autostima Considerazione che un individuo ha di sé stesso. L’autovalutazione che è alla base dell’autostima può manifestarsi come sopravvalutazione o come sottovalutazione a seconda della considerazione che ciascuno può avere di sé, rispetto agli altri o alla situazione in cui si trova. Di norma l’autostima è l’insieme dei giudizi valutativi che l’individuo dà di sé stesso. Essa può essere costruita giorno dopo giorno attraverso strategie cognitive.
Sempre più spesso mamme che ci seguono ci domandano: “Come posso rafforzare l’autostima di mio figlio?”
Il salto dalla scuola Materna alla scuola Primaria è impegnativo sotto ogni aspetto, organizzativo, di gestione dei tempi e degli spazi, delle numerose attività che si aggiungono oltre al gioco, che rimane purtroppo un’attività marginale.
Attraverso l’età del gioco, i bambini si sperimentano, imparano a conoscersi, imparano a relazionarsi con gli altri e apprendono concetti semplici secondo le loro potenzialità ed esigenze. Spesso nel gioco libero svolto alla Materna la sfida che si crea è contro loro stessi, spinti dalla voglia di migliorarsi in una precisa attività. In questa età attraverso attività ludiche è possibile conoscere i propri limiti e sperimentare strategie per superarli.
Arrivati alla scuola primaria, tutto cambia e arrivano:
Ed è proprio in questa età che i bambini che vivono i primi fallimenti scolastici, fortificano la loro autovalutazione orientata a sottovalutarsi, che come dice la definizione, è alla base dell’AUTOSTIMA.
Ripetuti flop nella sfera scolastica, compromettono tutto l’ambiente e spesso per noi genitori non è facile capire realmente cosa stia succedendo. Vediamo nostro figlio piangere se si parla di scuola, arrabbiarsi o cominciare ad ammalarsi, lamentarsi di forti mal di pancia o forti al di testa, o non voler più andare a lezione.
D’altro conto abbiamo le valutazioni esterne, che si aggiungono alla propria autovalutazione (in questo caso, sottovalutazione), quali i commenti di:
L’ossessioni per il voto alto, un giudizio positivo, il quaderno perfetto, il compito ordinato, la lettura scorrevole già dai primi giorni di prima elementare, che sempre più spesso si aggira tra noi genitori di certo non aiuta ad aumentare l’autostima dei nostri bambini.
Frasi riportate nude e crude come:
ledono profondamente l’autostima dei nostri figli. Portandoli così a credere di non essere capaci, si sottovaluteranno, si sentiranno inadeguati e incompresi. Spesso SOLI!
Così come i “E’ intelligente ma non si impegna!”, “Potrebbe fare molto meglio”, “E’ sempre distratto”, difficilmente favoriscono una buona relazione alunni-insegnanti.
Commenti di compagni o parenti come “Leggi come una lumaca”, “Non conosci le tabelline”, “Guarda come scrivi male”, rendono insicuri e meno capaci i nostri bimbi.
Tutte queste affermazioni, spesso tutte insieme, sono molto difficili da metabolizzare per un bambino, che si convince di non riuscire come gli altri, di non avere le potenzialità per studiare, leggere, scrivere e fare di conto. Qualsiasi azione metterà in campo, l’ansia sarà tale da compromettere la prestazione, dunque il risultato. Si dirà frasi simili:
Questa sensazione è il vero nemico dei DSA e per qualsiasi bambino fortemente emotivo.
Arrivati a questo punto, non saranno le difficoltà scolastiche (che oltretutto se ben seguiti possono essere superabili tranquillamente) ad impedire buoni risultati, ma sarà la convinzione radicata che nulla cambierà la situazione.
Inoltre quando questo tipo di atteggiamento porrà il bambino di fronte al ennesimo insuccesso, questo verrà interpretato come prova della propria inadeguatezza e della propria incapacità, alimentando e fortificando la credenza da cui è difficile per un bambino uscire da solo.
Questa percezione di sé diventa talmente forte che comincerà a prendere parte dell’identità del bambino, il quale comincerà a generalizzare ed a manifestare incapacità anche in altri contesti sociali extra-scolastici.
Arrivati a questo punto… cosa possiamo fare quindi?
Da genitori è necessario valutare i nostri figli non solo come un voto o un quaderno ordinato, bensì come delle creature capaci a svolgere qualsiasi compito in base:
E’ necessario cercare delle attività in cui il bambini riesca con successo:
Svolgere queste mansioni insieme e valorizzandone ogni prodotto creato. A esempio si decide di cucinare i biscotti. Portarne ai vicini che rinforzeranno il nostro giudizio positivo.
Invitare compagni di classe a casa o al parco per vivere l’esperienza di vita sociale lontana da ambienti prestazionali è un altro modo per avvicinare i bambini al loro vero ruolo… FARE I BAMBINI!
Ultimo aspetto: IL TEMPO! Sarà una questione di tempo… non abbiate fretta, spesso è solo una questione di sviluppo o di carattere che si plasma anche in base alle esperienze positive vissute.
È importante che i bambini non sentano minato il loro valore dalle difficoltà scolastiche o dal DSA in sé.
Da insegnanti prepariamo le nostre classi a riconoscere le proprie abilità e a prendere coscienza dei propri limiti. Valorizziamo gli sforzi e la fatica anche quando i risultati non sono perfetti. Rinforziamo i successi positivamente.
Riconoscere precocemente i bimbi della classe che hanno difficoltà, o bassa autostima e chiediamo loro di svolgere attività di responsabilità:
Con il TEMPO! Necessario anche nel ambiente scolastico, questi bimbi riacquisteranno la fiducia in loro stessi e i risultati miglioreranno sotto ogni aspetto, sia scolastico che extra-scolastico.
Per tutti: I nostri bambini hanno bisogno di genitori ed insegnanti affettuosi, comprensivi, accoglienti ed amorevoli. Una pacca sulla spalla, una carezza sul capo, una mano incoraggiante non hanno mai fatto del male a nessuno.
Ricordiamoci di sorridere, ridete e giocate di più con i nostri figli che troppo spesso ci vedono arrabbiati, stressati, nervosi, agitati… delusi dalla sistema scolastico e non solo!
Solo e solo se ritieni interessanti questi contenuti, ti suggerisco di condividere, lasciare un commento qui sotto e…
Se stai cercando aiuto e supporto psicologico per situazioni evidenti di bassa autostima, contattaci! CLICCA QUI >
A Presto.
Abbiamo un sogno: Rendere autonomi nello studio Tutti i bimbi con DSA e non!
Team EVOLVIS
Contattaci se sei un PROFESSIONISTA che desidera capire come diventare parte della famiglia EVOLVIS
CLICCA QUI >
Contattaci se sei un GENITORE se sei alla ricerca di un tutor DSA o di informazioni utili
CLICCA QUI >
Contattaci se sei un INSEGNANTE se sei alla ricerca di un tutor DSA per qualche tuo alunno oppure formazione specifica al interno del tuo plesso!
CLICCA QUI >
EVOLVIS è pronta a rispondere a tutti i quesiti, con professionisti competenti in materia di DSA, Tutor specializzati e selezionati che collaborano tra loro in equipe pronte ad affiancare genitori nel percorso e collaborare con scuola ed insegnanti!
Si parla tanto di DSA, ma rimane ancora molto da dire e soprattutto da fare.
FACCIAMOLO INSIEME! CONTATTA EVOLVIS
Ricevi il video direttamente nella tua email
IMPORTANTE: Evolvis si prende cura dei tuoi dati e non divulga le tue informazioni a terzi, nè per scopi commerciali, nè per statistiche di mercato.
Le comunicazioni che riceverai saranno inviate solamente da Evolvis.
Per rispettare maggiormente la privacy degli utenti che aderiscono al nostro progetto, Evolvis ha scelto di non affidarsi a soggetti esterni per la cura del blog, del marketing, delle newsletter, bensì gestisce internamente tutto il processo. I tuoi dati sono al sicuro.
Richiedi la tua consulenza gratuita per affrontare al meglio le agevolazioni e detrazioni fiscali in ambito DSA
Per maggiori informazioni sulle modalità del servizio vai alla pagina dedicata.
Richiedi la tua consulenza gratuita con uno dei professionsti Evolvis.
Per maggiori informazioni sulle modalità del servizio vai alla pagina dedicata.