Il noto inventore, pittore, artista, scienziato morì ad Amboise, città della Valle della Loria dove il genio toscano, simbolo del Rinascimento italiano, trascorse gli ultimi anni della sua vita, ospite del re di Francia Francesco I.
Francesco I, il “Re Sole del Cinquecento”, fu colui che portò in Francia il Rinascimento, completando la rinascita partita da Luigi XII che aveva iniziato a invitare architetti e artigiani da Firenze, Milano e Roma. Leonardo aveva 64 anni quando accettò l’invito del sovrano francese appena 23enne, in un’epoca in cui Michelangelo e Raffaello erano i nuovi artisti del momento. Ebbe un ottima ricompensa come“primo pittore, ingegnere e architetto del re”.
Oggi a Firenze saranno numerose le iniziative in ricordo e in onore del famoso genio italiano.
Nella storia italiana e non, sono molti i casi di scienziati, inventori, fisici, artisti che pare, siano stati accompagnati nella loro vita da dislessia o altro simile disturbo/difficoltà….
Uno tra tanti fu proprio LEONARDO DA VINCI.
Il quale si sospetta abbia avuto la particolare forma di Dislessia a causa del fatto che scrivesse in maniera speculare, da destra verso sinistra e con le lettere tutte rivolte verso sinistra piuttosto che destra…
Non abbiamo nessuna certezza, in quanto sono pochi i documenti ancora intatti e perché non vi è una diagnosi che certifichi tale disturbo.
Dietro all’originale metodo di scrittura di Leonardo Da Vinci… vi è un reale MISTERO… infatti negli anni in cui l’artista-inventore viveva la censura ecclesiastica era all’ordine del giorno e quindi alcuni studiosi pensano che dietro allo scrivere in maniera speculare ci fosse la semplice necessità di proteggere i propri appunti dal plagio o da scomode accuse.
Anche in questo Leonardo da Vinci fu geniale!
In 500 anni quanti aspetti sono cambiati… Nel 1500 periodo in cui pochi sapevano leggere e scrivere, uno scienziato, probabilmente dislessico, proteggeva le sue scoperte al Clero e da colleghi poco corretti, scrivendo in maniera speculare. Oggi i bambini con disturbi specifici dell’apprendimento o dell’attenzione vengono considerati diversi dalla classe, più lenti o spesso distratti e non vivono una vita scolastica facile quanto i compagni…
500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci il suo estro, la sua fantasia, la sua determinazione lo avevano reso celebre già all’epoca nel regno di Francia e non solo…
500 anni dopo bimbi con difficoltà scolastiche vivono le pene dell’inferno a scuola e a casa…
E se dietro ad ogni bambino dislessico e non, ci fosse la stessa dose di genialità?
Che questo anniversario ci faccia pensare a quante possibilità ci sono dietro ai nostri ragazzi e a tutti coloro che hanno il coraggio di vedere il mondo con occhi DIVERSI!
AUGURI A TUTTI DA EVOLVIS!
Un abbraccio
Eleonora Lento
Le circolari parlano chiaro. La legge altrettanto. Pochi saranno casi in cui tutto “filerà liscio”… ed ora vediamo perché…
Gli INVALSI (Invalsi riferito alla prova invalsi è l’acronimo di Istituto Nazionale per la Valutazione delSistema dell’Istruzione) sono appunto delle prove per valutare il nostro sistema di istruzione.
Le circolari nelle quali sono scritte le regole da far rispettare a livello nazionale sono numerose, una tra tante e soprattutto quella che fa riferimento a questo anno scolastico, è la Nota Ministeriale 5572 anno scolastico 2018/2019. Nei punti in cui si affronta l’argomento DSA e BES non certificati (nei quali rientrano anche gli ADHD) è ben spiegato che:
“Per gli alunni DSA sono previsti strumenti compensativi, SE INDICATI NEL PDP E ABITUALMENTE UTILIZZATI NEL PERCORSO SCOLASTICO. Se la certificazione di disturbo specifico di apprendimento prevede la dispensa dalla prova scritta relativa alle lingue straniere, ovvero l’esonero dall’insegnamento delle lingue straniere, la prova INVALSI di lingua inglese non sarà sostenuta.[…] Si precisa inoltre che gli alunni con bisogni educativi speciali (BES) che non rientrano nelle tutele delle leggi 104/1992 o 170/201, ma sono comunque in possesso di una certificazione clinica, svolgono le prove INVALSI CBT senza misure dispensative, con la sola possibilità di avvalersi di strumenti compensativi, qualora siano stati INDICATI NEL PDP ED EFFETTIVAMENTE UTILIZZATI IN CORSO D’ANNO.”
“INDICAZIONE DA PDP..”
Come abbiamo già indicato in articoli precedenti, il 65% dei PDP non viene correttamente stilato e spesso esami e INVALSI non vengono menzionati. Buona regola direbbe che si rispetta quanto indicato nelle rispettive materie (Italiano, matematica, inglese..) ma SPESSO proprio per non creare differenze all’interno della stessa classe, gli insegnanti preferiscono togliere qualsiasi metodo compensativo, anche a chi spetta di diritto.
“METODI ABITUALMENTE UTILIZZATI NEL CORSO DELL’ANNO..”
Quanti studenti certificati e con PDP utilizzano anche tutti gli strumenti compensativi durante le verifiche e le interrogazioni? Se gli studenti non sono stati abituati ad utilizzare mappe concettuali, calcolatrice, dizionario, e qualsiasi altro metodo compensativo durante il corso dell’anno in verifiche scritte, non sarà possibile utilizzarli durante le prove INVALSI.
Dunque…
Cosa è necessario fare quanto prima per poter permettere ai nostri figli di svolgere le prove INVALSI con i giusti criteri e con gli aiuti che gli spettano?
Ecco qualche soluzione:
Con questi pochi punti, si ridurranno situazioni spiacevoli, e le prove INVALSI verranno svolte per tutti nel migliore dei modi.
Se la scuola non dovesse ritenersi disponibile e poco collaborativa, difficilmente accade, ma potrebbe capitare, non esitare a contattarci, verremo in tuo soccorso!
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